sabato 24 novembre 2012

Le mie dimissioni da Futuro e Libertà


FLI:ANGELA NAPOLI LASCIA PARTITO, BOCCHINO LESO MIA DIGNITA' 
SBRICIOLATI TUTTI I PRINCIPI SU CUI FONDATA NASCITA PARTITO (ANSA) - CATANZARO, 24 NOV 


- La deputata Angela Napoli lascia Futuro e liberta', partito del quale e' stata uno dei fondatori e del quale era coordinatrice regionale della Calabria. 'E' una decisione che ho preso in primo luogo - ha detto Napoli incontrando i giornalisti - per 
il comportamento del vicepresidente del partito, Italo Bocchino, che ho ritenuto lesivo della mia dignita' e di quella dei numerosi iscritti e militanti calabresi'.
'Una volta - ha aggiunto - Bocchino e' venuto in Calabria ad avallare l'ingresso di Futuro e liberta' nell'Amministrazione provinciale di Crotone contro il mio consenso e contro quello della maggioranza del coordinamento regionale del partito. Nello stesso giorno, inoltre, e' andato a Reggio a fare una conferenza stampa insieme al presidente della Regione, Scopelliti, quando era stata gia' insediata la Commissione d'accesso nel Comune'.
Secondo Angela Napoli, inoltre, 'ieri lo stesso Bocchino ha di nuovo allungato la mano all'ex ministro Alfano dicendogli che ci si puo' ricompattare all'insegna delle legalita'. Lo stesso Alfano ha avallato non solo personaggi interni al suo partito collusi con la mafia, ma e' venuto a Reggio a sostenere il presidente Scopelliti mentre stava per essere definita la situazione che e' poi sfociata nello scioglimento del Comune di Reggio Calabria per contiguita' mafiosa. Non mi sembra che si possa tendere la mano ad Afano se adotta questi comportamenti.
Ho visto sbriciolarsi tutti i principi su cui si e' fondata la nascita di Futuro e liberta'. E soprattutto ho visto la mancata ottemperanza da parte di alcuni esponenti ai contenuti del 'Manifesto dei valori' che e' servito come fondamenta per la nascita del partito.
'Rimarro' da indipendente nel gruppo parlamentare di Futuro e liberta' - ha concluso l'on.Napoli - per potere avanti la mia battaglia fine alla fine della legislatura. Anche perche' sono sempre andata d'accordo col presidente del gruppo Della Vedova e coi colleghi parlamentari e non mi andrebbe di vedermi seduta in questi ultimi tre mesi di legislatura accanto a personaggi come Scilipoti'. (ANSA).

giovedì 22 novembre 2012

Basta ai corrotti e collusi in politica


Il commissariamento del Comune di Catanzaro, città capoluogo di regione, congiunto con l’annullamento del voto in ben 8 sezioni elettorali suggella quanto insieme al coordinamento regionale del FLI Calabria denunciammo prima, durante e dopo le operazioni di voto, circa le indebite pressioni ed i sotterfugi che ancora oggi vengono esercitati da alcuni Partiti politici e che, quindi, non rendono libera e democratica la scelta degli elettori.
Commissariamento del Comune di Catanzaro, città capoluogo di Regione; scioglimento per contiguità mafiosa del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, prima città capoluogo a subire tale provvedimento; Comune di Rende sottoposto a Commissione d’Accesso; Comune di Taurianova, primo Comune d’Italia sciolto per mafia ancora oggi sottoposto per la terza volta alla Commissione d’Accesso; tre consiglieri regionali arrestati, uno dei quali già condannato in primo grado per associazione mafiosa; i settori regionali della Sanità e dell’ambiente commissariati per la situazione emergenziale nella quale sono stati calati.
Cosa ancora deve accadere per richiamare i cittadini della Calabria a riacquistare l’orgoglio di appartenenza, dicendo “basta ai corrotti e collusi in politica”?

On. Angela NAPOLI

Roma, 22 novembre 2012

giovedì 15 novembre 2012

I Partiti "puliscano" le liste elettorali


L’odierno arresto di Umberto Bernaudo e Pietro Paolo Ruffolo, rispettivamente ex sindaco ed ex assessore al Comune di Rende, i quali avrebbero ricevuto il sostegno della cosca Lanzino– Presta – Di Puppo alle elezioni provinciali del 2009, in cambio di un finanziamento con risorse pubbliche alla cooperativa “Rende 2000”, evidenzia ancora una volta come in Calabria alcuni candidati si servano dell’apporto elettorale della ‘ndrangheta, i cui uomini non disdegnano di potere fare affidamento su “amici” negli Enti locali.
Le responsabilità dei due uomini politici erano già apparse nell’inchiesta che ha portato all’operazione “Terminator 4” contro la cosca Lanzino – Ruà, tanto che fin dal 31 maggio 2012 con atto ispettivo parlamentare avevo proprio chiesto di far luce sulla gestione amministrativa del Comune di Rende nel periodo in cui i due politici ricoprivano la carica di Sindaco e assessore.
Azione amministrativa dissennata (perché contraria ai principi di economicità ed efficienza) ed illecita” scrive il GIP nell’ordinanza di custodia cautelare.
Forse se l’attenzione del PD calabrese, del Governo Nazionale del tempo e della Magistratura si fosse manifestata quando il 14 novembre 2007, quindi ben cinque anni fa, con allora sindaco Umberto Bernaudo, presentai la prima interrogazione su quell’amministrazione Comunale, non ci sarebbe stata la possibilità anche per quei politici coinvolti nell’operazione odierna di accedere ad ulteriore carriera politica.
Anche oggi lo scorrimento della notizia relativa al coinvolgimento dei due uomini politici calabresi sui titoli dei mass- media richiama l’assoluta necessità della “pulizia” alla quale dovrebbero attenersi tutti i Partiti politici nella formazione delle liste elettorali.

On. Angela Napoli
Componente Commissione Parlamentare Antimafia



Roma, 15 novembre 2012

Trenitalia liberi la Calabria dall'isolamento


Al Ministro dello Sviluppo Economico delle Infrastrutture e Trasporti
– Per sapere – Premesso che:
  • Lamezia Terme è la terza città della Calabria per numero di abitanti ed è di notevole importanza dal punto di vista agricolo, commerciale, industriale ed infrastrutturale per la sua posizione centrale nella Regione;
  • la stazione ferroviaria di Lamezia Terme ha da sempre rappresentato uno snodo fondamentale per i trasporti ferroviari regionali e nazionali, ma nonostante ciò continua da tempo ad essere penalizzata attraverso un non giustificabile smantellamento;
  • da qualche anno, infatti, è stato smantellato lo scalo merci ed oggi si stanno diffondendo preoccupanti notizie circa un paventato smantellamento anche dello scalo passeggeri;
  • sembra, infatti, che dal prossimo anno la stazione ferroviaria di Lamezia Centrale

mercoledì 7 novembre 2012

Piena luce su tutta l’attività della società “Stretto di Messina S.p.A.”

La sottoscritta chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri, e i Ministri dello Sviluppo Economico e Infrastrutture e Trasporti , dell’Economia e Finanze, dell’Ambiente Tutela del Territorio e del Mare e dell’Interno

 – per sapere – premesso che:
  • già nello scorso mese di agosto 2012 notizie di stampa avevano riportato che il commissario straordinario per il Ponte sullo Stretto di Messina, Pietro Ciucci, nonostante il CIPE avesse ridotto l’ammontare dei contributi pubblici a 312 milioni di euro (di cui già 300 spesi nel 2011), continuava a sottoscrivere accordi, senza rendersi conto che erano venute meno le condizioni per portare avanti il progetto del Ponte;
  • nella relazione di chiusura del bilancio di esercizio 2011 della società “Stretto di Messina s.p.a.”, pur evidenziando il totale azzeramento dei contributi pubblici originariamente previsti, non era stato in alcun modo considerato che erano venuti meno i presupposti di continuità aziendale; presupposto che avrebbe dovuto indurre gli amministratori alla messa in liquidità della società, in quanto non in grado di raggiungere il suo obiettivo sociale;
  • il 17 aprile 2009 sarebbe stato siglato un accordo tra il presidente della società “Stretto di Messina”,Giuseppe Zamberletti, il presidente di Eurolink, Carlo Silva, e il commissario governativo per la realizzazione dell’opera, Pietro Ciucci, con cui la società statale “Stretto di Messina” avrebbe garantito ai costruttori del consorzio Eurolink il pagamento delle penali che erano state escluse dal contratto originario;