giovedì 17 aprile 2014

Mia intervista rilasciata a L'Ora della Calabria su candidatura di Scopelliti alle Europee

Angela Napoli: per lui è l’ultima chance

«Scopelliti punta alle Europee perché è questa l’unica strada che gli è rimasta per continuare a fare politica. Ma la cosa che trovo vergognosa è la distanza, che vorrebbero far passare in Calabria, tra Forza Italia e il Nuovo centrodestra.
Fi nella nostra regione finirà per non presentare candidati di peso perché vogliono spianare la strada a Scopelliti. Jole Santelli e compagni sono d’accordo. È tutto un bluff per ingannare gli elettori».
Sono bastate le prime indiscrezioni su una possibile candidatura a Bruxelles di Scopelliti a fare scoppiare le critiche da parte di Angela Napoli. Accuse durissime anche contro Angelino Alfano che, dopo aver parlato tanto di moralizzazione e pulizia nella politica, ha deciso di mandare a Bruxelles un fedelissimo benché condannato in primo grado con l’accusa d’abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.
«Voglio capire - ha aggiunto la consulente della Commissione parlamentare antimafia - come il presidente dell’Ncd giustificherà la candidatura di chi è condannato a sei anni ed è anche interdetto dai pubblici uffici. Se questa è l’immagine della legalità che gli alfaniani vogliono trasmettere agli italiani allora siamo di fronte a un paradosso inaccettabile per tutti. È una vergogna alla quale la politica ci ha abituato e che non possiamo continuare a subire in silenzio».
Angela Napoli parla di giochi di potere per accaparrarsi le poltrone che contano, di partiti disposti a tutto, anche a perdere la faccia, pur di mettere le mani nella politica che conta e dà potere. Questo, secondo l’ex parlamentare, starebbe alla base del ripensamento di Scopelliti che, sino a qualche giorno fa aveva escluso categoricamente di puntare alle Europee e che ora, dopo il ciclone giudiziario, ha improvvisamente cambiato idea folgorato sulla via di Damasco.
«Speriamo - ammonisce la Napoli – che i rumors di queste ore siano smentiti. Se così non fosse dovranno essere gli elettori a dimostrare maturità escludendo le mele marce. Quello che non hanno il coraggio di fare i partiti dovrà essere fatto dal popolo. Ci vuole pulizia, trasparenza e coerenza …».
Quando ricordiamo che Scopelliti, dopo la lettura della sentenza, ha parlato di una magistratura troppo dura nei suoi confronti dichiarando di essere vittima di un sistema marcio che l’avrebbe “punito” perché ha “osato” mettere mano nella Sanità toccando interessi “troppo alti e pericolosi”, la Napoli non fa un solo passo indietro nel suo ragionamento e rincara la dose. «La vittima non è lui ma la città di Reggio in primis e poi tutta la Calabria. Perché il devastante modello Reggio è stato esportato in Calabria da quando è diventato governatore e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. A farne le spese non è Scopelliti ma quei calabresi che non hanno lavoro e non hanno futuro. È anche per colpa di chi ha governato sinora che abbiamo raggiunto il record della disoccupazione.
Scopelliti ha fallito in Calabria e ha la faccia tosta di presentarsi in Europa?».
L’ultimo affondo riguarda la polemica sulla mancata audizione di Scopelliti in Commissione antimafia:
«Ma per cortesia - tuona Angela Napoli – la Commissione non può sentire una persona condannata e interdetta dai pubblici uffici. Anzi è stato un vero e proprio abuso la richiesta, avanzata dall’onorevole Dorina Bianchi, sul caso Scopelliti. La Commissione aveva preso l’impegno di sentire il presidente della Regione quando ancora non era stata emessa una sentenza durissima seguita al suicidio della Fallara al termine di un processo di primo grado che evidenzia le cause reali del disastro finanziario che ha colpito il Comune di Reggio. Questa candidatura è una vergogna per la Calabria e per tutta l’Italia ».


Francesco Ferro

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